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FILOSOFIA E DEONTOLOGIA DELLA PRATICA CLINICA

 

Nel rispetto del codice deontologico degli psicologi, i primi colloqui comporteranno sempre una valutazione psicodiagnostica basata sul colloquio clinico, ed eventualmente su testistica empiricamente validata.

 

Per quanto concerne lo svolgimento dei colloqui psicologici, nel corso degli interventi individuali e/o di coppia talvolta utilizzo tecniche psicocorporee atte ad agevolare il percorso di “riappropriazione di sé”, in un'ottica di applicazione della Mindfulness (“La consapevolezza che emerge ponendo attenzione in modo intenzionale al momento presente e in modo non giudicante al dispiegarsi dell’esperienza, momento per momento” Kabat-Zinn, 1990).

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Questo perchè le due passioni che la vita mi ha portata a coltivare e approfondire - la Psicologia e lo Yoga - mi hanno resa più consapevole di alcuni aspetti del nostro Essere e della vita troppo spesso sottovalutati, inascoltati e fraintesi; soprattutto mi hanno aiutata a capire nel profondo che ogni persona è unica e come tale il suo percorso verso il benessere  psicofisico non può derivare da una ricetta preconfezionata e sempre valida, indipendentemente da chi ci si trova di fronte. Tale benessere si può fondare solo ed esclusivamente a partire dalla propria realtà e dal contatto sincero con essa. Fisico e mentale. Da qui si può così attivare il proprio funzionamento ottimale, intra e interpersonale. Perché siamo anche “animali” sociali e riuscire a relazionarsi con serenità e fiducia si ripercuote positivamente su tutto il nostro Sé.

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Un Sé composto di parti, spesso sconosciute, non integrate, ma presenti ed agenti. Attraverso l'integrazione, regolazione ed alternanza delle stesse, si può giungere all'individuazione (C.G.Jung) ossia la piena espressione della propria individualità, di ciò che si scopre di essere e di cui, finalmente, poter essere orgogliosi.

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"The privilege of a lifetime is to become who you truly are" Carl Gustav Jung

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